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Montecarlo historic experience: meno glamour, più rumore.

  • Immagine del redattore: driversofcars
    driversofcars
  • 6 giu 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Se avete letto l’articolo della scorsa settimana sul Gran Premio di Formula1 a Montecarlo, a cui abbiamo assistito, vi sarete resi conto che l’evento non ruota tutto attorno alla corsa automobilistica. Il fascino è ineguagliabile, il glamour raggiunge il livello più alto di tutta la stagione; ma sono queste le cose di cui un vero appassionato di motori è a caccia? Se vi dicessi che due settimane prima del Gran Premio di Formula1 potete avere un week end di full immersion nella Monaco a 12 cilindri, tanti ottani e cambio manuale, mi credereste? E se vi dicessi anche che vi costa la metà?  Sto parlando del Monaco Historique Grand Prix, un evento che nasce nel 1997 e che con cadenza biennale scalda il circuito di Monaco in attesa dell’evento dell’anno, il Gran Premio di Formula1.

Série A - Pre War Grand Prix - ERA R5B 1935

L’evento è distribuito su tre giornate: il venerdì dedicato alle prove libere, in cui i piloti mettono a punto le loro auto e ne regolano gli assetti in vista del sabato, in cui lottano contro il cronometro per strappare agli avversari la pole position che come tutti sappiamo, a Monaco, equivale a mettersi in tasca una buona fetta di primo posto. La domenica è interamente dedicata alle Gare vere e proprie, e la G maiuscola non è casuale.  Le vetture partecipanti sono divise in sette categorie, dalla A alla G, catalogate non in base a prestazioni o potenza, bensì in base all’anno di produzione: la série A ospita auto da corsa prodotte prima della seconda guerra mondiale, la série B è occupata dai bolidi prodotti prima del 1961 e così via, saltando di quattro anni in  quattro anni, fino alle série G, che impegna le Formula1 prodotte dal 1977 al 1980. Fa eccezione la série C, la cui griglia non è formata da auto di F1, bensì dalle vetture sport prototipi prodotte dal 1952 al 1957. Questi dati si riferiscono all’edizione 2018, a cui abbiamo assistito, ma le categorie e le restrizioni subiscono variazioni di edizione in edizione.

Série C - Sport prototipi 1952-1957

Quello che più affascina dell’Historique Grand Prix è il fatto che i piloti, pur avendo sotto il sedere una quantità industriale di cavalli imbizzarriti chiusi in una costosissima scatola di latta, guidano come se non ci fosse un domani, portando al limite i loro gioiellini: immaginate di vedere la Hesketh di James Hunt prendere a sportellate la Ferrari 312T di Niki Lauda, immaginate di vedere le Tyrrell di Pironi e Alboreto tirare le staccate alle Mclaren di Jochen Mass e Patrick Tambay, e ancora, immaginate di vedere la Ferrari 312B di Jacky Ickx danzare tra le curve del principato nel tentativo di tener dietro la Lotus 49 di Jim Clark. Non potreste chiedere di meglio. Questi duelli, con queste auto, a Monaco, sovraccaricano il nervo ottico portandovi a rischiare la cecità per l’incredibilità di quello che vi sta succedendo sotto gli occhi.  Ma non è solo il senso della vista a farvi godere, vogliamo parlare della festa che fanno i vostri timpani in una giornata come quella? V6, V8, V10 e V12, spesso mischiati tra di loro, suonano la sinfonia più bella che un appassionato di motori possa mai ascoltare in una sola giornata.

Série D - Grand Prix F1 1961-1965

Quindi, se siete tifosi sfegatati Ferrari e volete tifare i vostri piloti di punta, o se siete in cerca del glamour e del lusso più sfrenato che il Principato possa offrirvi durante tutto l’arco dell’anno, scegliete il Gran Premio di Formula1; se invece siete “semplicemente” in cerca di quelle che sono state le epoche migliori nella storia dell’automobilismo e della Formula1, scegliete il Monaco Historique Grand Prix.

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