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Ferrari: allarme rosso?

  • Immagine del redattore: driversofcars
    driversofcars
  • 25 apr 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Fonte: The Week UK

Dopo 3 gare su circuiti molto diversi tra loro, il responso è uno solo: 3 doppiette Mercedes. E Ferrari? Arranca. La delusione per tutti i tifosi della Rossa è cocente, ci si aspettava una storia completamente diversa dopo quanto fatto vedere durante i test invernali. La vera domanda da porsi in queste circostanze è: demerito della casa di Maranello o bravura e astuzia della Stella a tre punte? Entrambe le situazioni. Come si era ipotizzato durante i test a Barcellona, Mercedes aveva scelto di non esprimere il proprio potenziale reale, scegliendo di concentrarsi su diverse comparazioni aerodinamiche e sullo sviluppo della monoposto, ma, appena si ha iniziato a fare sul serio, la detentrice in carica ha messo subito in chiaro che anche quest'anno sarà la macchina da battere. Ferrari, invece, sì è presentata al via del mondiale portando avanti l'estremizzazione del progetto iniziato lo scorso anno e, a differenza di quanto si possa pensare, questa scelta ha portato a ripensare totalmente le geometrie interne della vettura. Da qui l'origine dei problemi: al netto infatti di un motore molto potente, a detta di tutto il paddock il migliore in termini di prestazione, Ferrari ha dovuto ad ogni Gran Premio fare fronte a problematiche relative all'affidabilità, negando persino a Charles Leclerc la vittoria in Bahrain.

Possiamo dire che in questo inizio stagione la Rossa proceda a singhiozzo, alternando prestazioni competitive a momenti di sbando.

Parlando dei suoi due piloti non si può non notare che, fin dal principio, Sebastian e Charles hanno mostrato di poter essere un duo molto solido, pronto a collaborare e, se necessario, disposto a sacrificarsi per il bene della squadra. Il pilota tedesco deve però ritrovare ancora la condizione mentale ideale, per poter tornare ad essere incisivo e determinante come lo era stato a inizio della scorsa stagione. Binotto sostiene che sia ancora Seb la prima punta della squadra; quest'anno, però, Vettel è chiamato più che mai a confermare le proprie capacità, a causa di un nuovo compagno di box mostratosi subito maturo, a differenza di quanto si possa pensare per via della giovane età.

Charles è veloce e intelligente, come confermato istantaneamente dopo la splendida pole e la vittoria sfiorata a Sakhir, ma anche in Australia e in Cina, dove ha però dovuto mettere da parte le proprie ambizioni per accodarsi a Vettel, come richiesto dal team. Queste decisioni hanno fatto storcere il naso a molti tifosi del Cavallino perché in entrambe le occasioni il #16 ne è uscito decisamente penalizzato.

Le prestazioni di Leclerc non sono però una sorpresa, quanto piuttosto una piacevole conferma, dal momento che già gli scorsi anni avevamo potuto ammirare il suo talento. Quest’anno però il monegasco ci sta mostrando una capacità di gestione della pressione di cui davvero pochi piloti possono vantarsi (per info chiedere al suo compagno di squadra).

In conclusione, potremmo dire che dopo le prime 3 gare, nonostante il bilancio sia complessivamente negativo, Binotto e company possono guardare al futuro con un velato ottimismo, perché i margini di miglioramento e di sviluppo del team e della SF90 ci sono e sono ampi, con la consapevolezza di poter lavorare, avendo, dalla propria parte, un pubblico e un sostegno ineguagliabili.


Fonte: motorinolimits

di

driverofcars

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