Giulia Quadrifoglio Verde: carattere e stile italiano
- driversofcars
- 3 apr 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Il nostro Paese è, da sempre, in modo indissolubile e ineguagliabile, legato al mondo dei motori. Questo senso di appartenenza che lega tutti noi ha scaturito modelli indimenticabili nel corso delle varie epoche storiche, che hanno esaltato la fantasia e l'amore per le quattro ruote in milioni di italiani. Alfa Romeo è uno dei marchi che ha maggiormente esaltato questo concetto, attraverso una storia per certi versi unica. Dopo anni di modelli di modesta entità, attraverso automobili senza capacità di scaturire brividi negli appassionati, Alfa ha presentato la nuova Giulia Quadrifoglio Verde... e noi l'abbiamo provata.

Possiamo esordire affermando che il marchio del Biscione ha superato se stesso, concedendo ai propri appassionati un autentico capolavoro. Il piacere di guida è totale: sterzo, cambio e sospensioni scaturiscono sensazioni superlative, garantendo dolcezza e adrenalina al tempo stesso; la percezione di poter sprigionare una notevole potenza è abbinata ad un ammirevole livello di comfort, sfoggiato attraverso numerosi dettagli. Una peculiarità della Giulia Q.V. consiste nel poter essere utilizzata, con estremo piacere, sia per gareggiare in pista, sia per godersi l'abitacolo, lustrando i propri occhi con la cura estetica degli interni e usufruendo delle comodità garantite: si tratta di un’auto perfetta per ogni evenienza, tra piste, gite in famiglia, lunghi viaggi e tracciati di montagna. Il motore, un V6 Turbo da 510 cavalli, sprigiona un rumore non troppo elevato, riducendo lievemente la sensazione racing, ma aumentando la distensione alla guida. La frizione non è dura come si possa pensare, ma risulta smorzata il giusto, andando a determinare l'utilizzo di 6 marce ben frazionate. Il più grande pregio di Giulia Quadrifoglio Verde, però, è la compostezza: il pilota è in grado di mettere la macchina dove vuole, riuscendo a trasferire il proprio pensiero di traiettoria ideale nella concretezza dell'atto manuale, concedendosi, così, di poter attuare lo stile di guida desiderato in qualsiasi circostanza, grazie, inoltre, al perfezionato sistema di controllo DNA. Il differenziale, con 2 frizioni controllate elettronicamente, che garantiscono la coppia migliore alle ruote posteriori, la rendono divertentissima nella guida al limite.

Si tratta di una macchina che smuove emozioni e garantisce sensazioni profonde; un modello che ricorda in tutto e per tutto una M3, per cui è identica anche nel prezzo, 85.000 euro, ma di cui è superiore in prestazionalità pura: dettaglio sancito dal tempo sul giro sulla leggendaria pista del Nurburgring.
È una macchina che sancisce una svolta per il nostro Paese, un'automobile che in Italia aspettavamo da tanto, troppo tempo, e che possiamo sfoggiare con grande orgoglio.
Il marchio Alfa Romeo, sicuramente, ha ancora molta strada da percorrere per raggiungere gli apici dello spietato mondo del mercato automobilistico; possiamo affermare, però, che sta viaggiando sulla strada giusta, collocandosi al centro di un processo di crescita repentino ed esaltante, per la gioia di appassionati e sognatori.
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